Leucodistrofia a cellule globoidi | Globoid cell leukodystrophy

La leucodistrofia a cellule globoidi o malattia di Krabbe è una malattia metabolica determinata dall'accumulo della mielina all'interno dei lisosomi delle cellule gliali da cui prende origine.
Le cellule gliali e i neuroni costituiscono il sistema nervoso ed alle cellule gliali sono attribuite funzioni trofiche, di sostegno e di protezione dei neuroni.
La mielina è una struttura biancastra, multilamellare, che avvolge gli assoni dei neuroni formando la fibra nervosa, e risulta fondamentale per la conduzione dell'impulso nervoso.
I lisosomi sono organuli cellulari ubiquitari che contengono una serie di enzimi in grado di degradare tutte le molecole biologiche e costituiscono un sistema per scomporre sia materiale trasportato dall’esterno della cellula che componenti cellulari non più utili.
La malattia di Krabbe è una malattia da accumulo lisosomiale caratterizzata da deficit neurologici.

Sintomi
La malattia è quasi sempre mortale entro il primo anno di vita.
I primi sintomi, incoordinazione motoria e la paresi degli arti posteriori, possono manifestarsi precocemente già dopo il primo mese di età o più tardivamente fino a 6 mesi.
I cani hanno gli arti molto allargati in stazione e con il progredire della malattia mostrano sempre maggiori difficoltà alla deambulazione: incrociano gli arti, li muovono a scatto e li sollevano esageratamente dal terreno.
La malattia progredisce con la perdita di funzionalità dei muscoli fino alla paralisi e con la comparsa di deficit visivi che progressivamente portano a cecità e sordità.
Solitamente gli animali vengono sottoposti ad eutanasia entro i 10 mesi di vita.

Patogenesi
Risulta implicato nella malattia il gene GALC (GalactosylCeramidase), localizzato sul cromosoma 8, che codifica per l'enzima galattosilceramidasi, denominato anche galattocerebrosidasi.
Questo enzima è molto espresso all'interno dei lisosomi delle cellule gliali da cui origina la mielina.
La costante riorganizzazione della mielina intorno agli assoni prevede una fase in cui viene degradata nei suoi componenti e una fase di neoformazione.
L'attività dell'enzima galattosilceramidasi è indispensabile per la degradazione di alcuni lipidi complessi che sono tra i maggiori costituenti della mielina come il galattosilceramide e la psicosina.
Nei cani malati sono state identificate della mutazioni del gene  GALC correlate con una insufficiente attività dell'enzima galattosilceramidasi.
In questa condizione le cellule gliali vanno incontro a degenerazione e necrosi per l'abnorme accumulo nei lisosomi dei galattolipidi non degradati e per l'attività tossica della sfingosina.
Si hanno quindi fenomeni di demienilizzazione delle fibre nervose del sistema nervoso centrale che giustificano i sintomi della malattia.
I fenomeni di degenerazione e necrosi della malattia interessano la materia bianca del sistema nervoso centrale, la porzione ricca di mielina perchè costituita soprattutto da fibre nervose.
All'esame istologico, nelle aree degenerate, è possibile evidenziare delle cellule globose e multinucleate (macrofagi) contenenti frazioni di mielina non degradate e galattolipidi che danno il nome alla malattia.

Modello di trasmissione: autosomico recessivo
Razze interessate: CAIRN TERRIER 3°; WEST HIGHLAND WHITE TERRIER 3°; SETTER IRLANDESE ROSSO
Esistenza di un test genetico: Si

Per saperne di più
Victoria, T., Rafi, M.A., Wenger, D.A. :
Cloning of the canine GALC cDNA and identification of the mutation causing globoid cell leukodystrophy in West Highland White and Cairn Terriers.
Genomics 33:457-462, 1996.
McGraw, RA., Carmichael, KP. :
Molecular basis of globoid cell leukodystrophy in Irish setters.
Vet J 171:370-2, 2006.
Norio Sakai:
Pathogenesis of leukodystrophy for Krabbe disease: Molecular mechanism and clinical treatment.
Brain & Development 31 (2009).

 

 

 

 

 

Aggiungi ai preferiti : Permalink.

I commenti sono chiusi.